sabato 5 novembre 2011

Riformare lo Stato (di Silvio, di opposizione e di riforme istituzionali)

(pubblicata da Marco Lucci il giorno venerdì 4 novembre 2011 alle ore 17.48)

Mi tocca sperare che Silvione non cada. Lo sa pure lui ed è per questo che gioca. Mi tocca sperarlo perché se cade adesso, si va a votare con questa legge 'Porcellum' e tutti sappiamo che bene o male ci sarebbe qualche arruffone del PdL in meno e qualche arruffone del Pd in più, ma la sostanza non cambierebbe, perché è il metodo di selezione che è fallato. La forma Partito ovvero il rapporto Stato-cittadini. Siccome però a-me-mi serve un fottutissimo governo che ci traghetti fuori da una crisi che mi sbrillocca il futuro mio, mi tocca di sperare che il silvione non cada. "Anacapito anacaponzio" come sto impicciato! Certo non mi sento nemmeno di dire che questo governo possa essere in grado di fare qualcosa per arginare la "grecizzazione" verso la quale stiamo slittando. Come disse il segretario, la causa del male non può certo essere la soluzione: potevamo essere semplicemente un paese messo male, ma tuttavia che regge botta, invece siamo proprio un paese "ammollo alla merda". Che fare?

Vorrei tipo uno Stato in cui aboliscano le Province e che tra Parlamento e Consiglio comunale ci siano solo le Regioni/areemetropolitane. Un solo organo intermedio, insomma: chiamiamole "aree". Un Parlamento fatto dalla metà delle gente che c'è ora, con una camera con assai meno poteri che invece vanno decentrati: in linea di massima "regionalizzati" quelli dello Stato e "comunalizzati" quelli delle province. La seconda camera dovrebbe essere composta dai rappresentanti di Area, tipo tre persone ogni Area scelti tra i membri del consiglio stesso, magari i primi tre per numero di preferenze (si lo so, questo crea maggioranze variabili in corso di legislatura, ma stiamo parlando di ottica presidenziale ovviamente). Io credo che un numero di Aree ragionevole sia intorno alla venticinquina o poco più e quindi che ogni Area deve amministrare circa un paio di milioni di abitanti*: delle Aree abbastanza libere, come se fossero tutte "regioni a statuto speciale"... Quello che oggi è un Ministro sarebbe a capo del dipartimento di cui fanno parte i vari assessori di Area; trasporti interregionali, sanità, istruzione, ecc scelti dagli assessori stessi (questo non preclude ovviamente alle Aree di avere degli assessorati specifici territoriali che non abbiano un riferimento nazionale, se lo ritengono opportuno). Il presidente/premier (ricordiamolo, in questa ottica parliamo di presidenzialismo...) coordina tutto e tutti, fa politica interna ed estera, monitora le attività delle Aree, insomma poteri di carattere generale: certe cose sono di carattere nazionale e devono essere quantomeno omogenee. Il parlamento lo farei a maggioritario secco secco. Cmq sarebbe un parlamento fatto tipo da 450 onorevoli, non quello di oggi... mentre i consigli di Area sarebbero legati alla popolazione, con un rappresentante ogni 50mila rappresentati (quindi se ogni Area fa un paio di milioni di abitanti, in consiglio sono in 40). Questi li farei a collegi da tre poltrone da assegnare a proporzionale, una cosa simil spagnola. Elettorato passivo e attivo è 16 anni al Comune, 18 al Consiglio di Area e 21 al Parlamento.(come disse Lenin tempo fa). Mi tocca di sperare in un governo tecnico (perché se mi fanno il governo del Presidente -Schifani o chi per lui, in questo caso- mi sembra tuttuncaxxo), di quelli retti da nani, ballerine, trampolieri e ex-post-fascisti-biodegradabili. Mi sono ridotto ad avere fiducia che la situazione la possa cambiare davvero quest'aula sorda e grigia ridotta ad un bivacco di manipoli. Quest'aula qua con maggioranza, come dicevo prima, retta da idv-pd-udc-fli-lega. Grattamose che è meglio. Cmq si, vorrei un governo centroleghista di quelli in cui fai un federalismo cazzutissimo e un bel po' di riforme costituzionali coraggiose (che tanto ai 2/3 nn c'arrivano e poi li aspettiamo al varco col referendum).

Le riforme a livello fiscale sarebbero poche: legare il più alto stipendio pubblico al più basso, avere una forbice massima; es. se l'operaio della municipalizzata percepisce mille euro tra stipendi, buoni pasto ecc, il presidente non può ricevere più di diecimila euro tra emolumenti, indennizzi e quant'altro! Lo stesso fare per le pensioni: la più alta non deve essere mai più di dieci volte della minima. Le spese cosiddette della politica non possono incidere per più di un tot sulle entrate.
Poi ho già detto come incrementare le entrate in altra nota: facendole pagare a chi le vuole pagare! legalize-it ... cominciamo a togliere proventi alla mafia sulle droghe e sulla prostituzione, facciamo scaricare a ciascuno tutte le spese e poi lotta all'evasione spietata!
E questo me lo dovrebbero fare sti tipi? Ma sognare non costa nulla e quindi continuo. Nel 2013 poi vai ad elezioni con le nuove riforme fatte, sperando che la gente impari cmq a votare... perché è da lì che parte una vera democrazia, dalla coscienza e dalla capacità di scegliere i propri rappresentanti da parte dell'elettorato. E questa non te la garantisce nessun sistema elettorale, nessuna riforma, nessun taglio di spesa pubblica e di casta.

marcolucci





*In linea di massima: la Val d'Aosta come Area accorpata al Piemonte, di cui la provincia di Torino diventa città metropolitana (che è una Area a sé stante); la Liguria che è un po' piccina ingloba le province di MassaCarrara e magari Lucca o Alessandria per questa nuova Area; l'Emilia separata dalla Romagna e il Grande Salento dalla Puglia; riunire l'Abruzzo al Molise (+provincia di Rieti) e le Marche all'Umbria; accorpare al Friuli Venezia Giulia le province di Treviso e Belluno e alla Basilicata la provincia di Salerno. La provincia di Napoli diventa Città metropolitana, così come la provincia di Milano; Il resto della Lombardia si divide in altre tre Aree; Vicenza e Verona si accorpano al Trentino alto Adige; La Sicilia si divide in due Aree; pure il Lazio potrebbe spaccarsi in due: Roma diventa Città metropolitana, il resto fa Area a sé. Ovviamente mo li ho tagliati con l'accetta più o meno per far quadrare i conti sul numero di abitanti per Area, ma ciò non toglie che potrei non aver tenuto conto di specificità territoriali enormi data la mia ignoranza. Siccome sicuramente è successo, chiedo scusa per gli esempi descritti.



ps. a tutto ciò va aggiunta quantomeno la riforma scolastica che vorrei, per capire la follia del personaggio che scrive.

1 commento:

  1. due link che spiegano brevemente e chiaramente il sistema spagnolo

    http://vistidalontano.blogosfere.it/2007/03/legge-elettorale-il-sistema-spagnolo.html

    http://www.astrid-online.it/Dossier--r1/Documenti/SCHEDA-sistema-elett.-SPAGNA.pdf

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